Bologna, Torino e Roma sono subito un bel banco di prova per il Milan di Stefano Pioli, intanto sul fronte mercato Pellegrino molto vicino…
Passato Ferragosto entriamo nell’ultima parte di mercato, quella che inevitabilmente si alternerà al campo tra lunedì 21 e venerdì 1° settembre, dove il Milan in 11 giorni si troverà a disputare 3 partite, di cui due trasferte insidiosissime, contro Bologna, Torino e soprattutto Roma. Un bel banco di prova per Pioli e per un Milan che dovrà risultare pronto fin da subito. Perché è noto come le vittorie aiutino spirito, morale, consapevolezza e dulcis in fundo, amalgama. Non sono frasi fatte, ma la realtà. Partire con un handicap renderebbe tremendamente più complicato il lavoro di Pioli.
Il tecnico rossonero dovrà essere doppiamente bravo. Nel trovare fin da subito la giusta quadratura, le giuste distanze dell’11 titolare, ma anche inserire quelli che non partiranno titolari per non “compromettere” il loro inserimento. Ricorderete, come l’impiego di De Ketelaere, dalle 19 di ieri ufficiale all’Atalanta a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2024 e con diritto di opzione per l’acquisizione definitiva, sia stato inizialmente centellinato da Pioli.
Il “guaio”, se così possiamo definirlo, è che quest’anno Pioli non ha solamente un giocatore da inserire in un contesto di squadra ben definito e vincente come quello dell’inizio della passata stagione. Con il Milan che ripartiva con lo scudetto cucito sul petto. Il contesto è rivoluzionato, a partire dalla zona nevralgica del campo, il centrocampo. Che al momento può contare ancora su Krunic, l’offerta del Fenerbahce non va oltre i 6-7 milioni quando il Milan ne chiede almeno 10. La differenza non è abissale e il rischio che il bosniaco possa partire resta sempre vivo.
Al momento è una permanenza fondamentale, perché Krunic rappresenta l’uomo di sicura affidabilità in termini di copertura e impostazione. A maggior ragione in un centrocampo con due mezzali come Loftus-Cheek e Reijnders a vocazione altamente offensiva. Ci sono pochi dubbi, Pioli si affiderà a loro contro il Bologna. Come si affiderà a Pulisic come esterno destro, con Chukwueze pronto a subentrare.
Le insidie della squadra di Thiago Motta e il mercato

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Alternanza, quest’ultima, che caratterizzerà questo avvio di stagione. Il rischio qual è? Che non arrivando subito prestazioni e soprattutto risultati, Pioli sia tentato di cambiare subito minando le poche certezze di una squadra che in questo momento è alla ricerca di equilibrio e stabilità. Poi magari, i meccanismi funzioneranno fin da subito, ma il rischio c’è e noi che stiamo accompagnando la squadra (e il lettore) in questo percorso di avvicinamento dobbiamo prenderlo in considerazione. Non per andare a sbatterci in contromano, ma per evitarlo. E siamo sicuri che Pioli e il suo staff stiano lavorando in questa direzione.
Sempre in ottica debutto, al momento un solo dubbio per Pioli riguardante sempre la fascia destra. Con il ballottaggio Kalulu-Calabria, con il capitano che sta recuperando da un infortunio muscolare, che sappiamo la scorsa stagione quanto sia risultato essere determinante nella prima parte di stagione. Con Kalulu, dunque, che potrebbe essere dirottato a destra. Risulta ancora più fondamentale l’inserimento di un difensore centrale in rosa, anche per sostituire numericamente Matteo Gabbia, finito al Villarreal.
Tra il ventaglio ristretto di opzioni, c’è quella di Marco Pellegrino difensore centrale del Platense. Il quale risponde all’identikit più congeniale alle esigenze. Classe 2002, 185 centimetri ben fisicato, che gli addetti ai lavori paragonano all’ex interista Cordoba. La cui valutazione si aggira intorno agli 8 milioni di euro. Ancora nulla di concreto, ma la trattativa potrebbe accelerare nelle prossime ore, che si preannunciano caldissime. Tanto è vero che dall’Argentina rilanciano la notizia secondo la quale il presidente del Platense Sebastian Ordoñez sarebbe in viaggio verso Milano per chiudere la trattativa.




