Semifinali di Champions League 2007, Milano San Siro; Seedorf, Kakà, Cristiano Ronaldo e tanta, tantissima pioggia. Questi sono gli ingredienti della memorabile serata del 2 maggio di quell’anno che diede al Milan l’accesso alla finale di Atene, vera e propria rivincita contro il Liverpool di Steven Gerrard. Quella mattina sembrava una classica giornata primaverile di maggio, con un timido sole che di certo non lasciava presagire quello che sarebbe successo in serata. Il Milan, dopo la sconfitta per 3-2 di Manchester cercava la concentrazione massima prima di trasferirsi allo stadio per la rifinitura e i tifosi tra radio e siti internet andavano alla ricerca delle ultimissime news inerenti all’attesissima semifinale di ritorno contro il Manchester United.
La pioggia iniziò a scendere fine fine verso le 18 quando molti tifosi erano già sul piede di partenza per raggiungere lo stadio. Il Milan, a qualificazione per la prossima Champions praticamente raggiunta, poteva concentrarsi esclusivamente sul ribaltamento del risultato – negativo – di Manchester. E già durante il riscaldamento iniziò a respirare il caldissimo ambiente di San Siro, tutto esaurito, ed ora sotto una pioggia battente.
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Da subito il Milan mette una pressione asfissiante allo United e la pioggia ora scrosciante sembra dare al match un sapore già epico ben prima che si possa solo lontanamente immaginare lo sviluppo della partita. Partita che, in quell’ambiente, con quel tifo e con quel Milan sembra destinata ad un solo epico epilogo e dopo mezz’ora di grande intensità il Milan l’ha già sbloccata prima con uno splendido scambio Seedorf-Kakà e il sinistro chirurgico del brasiliano e poi con un assolo e il destro dal limite sempre nello stesso angolino di Clarence Seedorf.
Siamo solo alla mezz’ora e lo United sembra già alle corde con un Ronaldo annullato da Rino Gattuso e il solo Giggs a provare a rendersi pericoloso. La pioggia continua e il Milan, in totale trance agonistica, non molla un millimetro nemmeno nel secondo tempo dove, a 15 minuti dalla fine Gilardino su imbeccata in contropiede di Ambrosini trova la rete che fa esplodere di gioia definitivamente il pulsante pubblico di San Siro. Una serata sotto la pioggia battente che nessun tifoso presente a San Siro scorderà mai perché quella sera cantavano proprio tutti senza distinzione di età e sesso ed era netta la sensazione che il Milan quella partita non l’avrebbe mai potuta non vincere.




