Ci sono partite che segnano il solco e ti fanno cambiare prospettiva, acquisire certezze e rendere degli obbiettivi molto difficili improvvisamente realizzabili. Il 3 ottobre 2021 un Milan reduce dall’ottima stagione precedente ,chiusa al secondo posto con il tanto agognato ritorno in Champions League, cercava risposte a Bergamo contro l’Atalanta. Non sappiamo se i ragazzi di Pioli già ci credessero al sogno scudetto ma sicuramente dopo quel match qualcosa di importante scattò dentro rendendo il sogno una vera possibilità concreta. Il Milan, reduce da un ottimo avvio di stagione affrontava una vera e propria bestia nera come l’Atalanta di Gasperini e Pioli per quel match scelse una formazione con Maignan tra i pali.
Calabria, Kjaer, Tomori ed Hernandez in difesa; Kessie e Tonali a centrocampo con Saelemaekers, Diaz e Leao dietro a Rebic. L’Atalanta invece puntava sulla difesa a tre con l’ottimo Demiral a coordinarla e sulla forza fisica del solito Duvan Zapata. Il match iniziò subito col botto e neanche dopo 30 secondi il Milan andò in vantaggio con una bella imbucata di Hernandez per un Calabria stranamente in posizione da centravanti che, dopo la prima conclusione respinta da Musso, portava in vantaggio il Milan con un tap-in vincente. L’Atalanta però non accusava il colpo e con Zapata e Zappacosta si rese molto pericolosa dalle parti di un sempre attento Mike Maignan.
Milan-Atalanta, nel 2021 la squadra bergamasca era una vera e propria bestia nera
Milan, ricordando lo spettacolare precedente del 2021 con l’Atalanta
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Ma la cattiveria e determinazione del Milan era innegabile e proprio grazie a questa tenacia Sandro Tonali, al minuto 43, sradicava un pallone sulla trequarti offensiva ad un disattento Freuler per involarsi e freddare Musso per il 2-0 Milan a fine primo tempo. Un Milan cattivo e cinico, proprio come Sandro Tonali che risulterà l’MVP del match, chiudeva in vantaggio il primo tempo mettendosi in condizione di poter puntare ora sui contropiedi e soprattutto sulla velocità di Leao. Ed ecco che, dopo una buona mezz’ora di ripresa con il Milan che teneva e l’Atalanta mai pericolosa, arriva il contropiede vincente.
Theo Hernandez partiva dalla metà campo fino ad arrivare al limite dell’area avversaria dove scaricava su Leao che di prima colpiva perfettamente il pallone la cui traiettoria si spegneva, imparabilmente, sul palo lungo alla sinistra di Musso. Ma mai abbassare la tensione contro certi avversari e, negli ultimi dieci minuti, prima un rigore piuttosto dubbio e poi un’amnesia difensiva permettono a Zapata e a Pasalic di rendere gli ultimi istanti del match piuttosto ansiogeni per i tifosi rossoneri. Ma non c’è più tempo ed il Milan metteva un altro importante mattoncino che risulterà poi decisivo per la conquista del 19esimo tricolore del Maggio successivo.




