Ha dell’incredibile quanto successo in Argentina tra Boca Juniors e Racing Club: la finale del Trofeo de Campeones passerà infatti alla storia non tanto per il risultato in sé (trionfo del club di Avellaneda per 2-1) quanto per l’assurdo numero di calciatori espulsi. Ben 10 in totale, in un incontro protrattosi sino ai tempi supplementari.
Tempi regolamentari tranquilli
Finale secca che si disputa tra il vincitore della Primera División (Boca) e quello della Copa de la Liga Profesional (Racing), il match si era tutto sommato svolto in maniera tranquilla nel corso dei 90 minuti. Boca in vantaggio con l’attaccante argentino naturalizzato armeno Norberto Briasco al 19′ ed immediato pareggio dell’ala paraguayana Matias Rojas tre minuti più tardi. La partita, come spesso accade quando in gara secca c’è un trofeo da assegnare, si è poi arenata sul pari sino al novantesimo minuto; proprio nei minuti finali dei tempi regolamentari arriva la prima scintilla: un litigio tra Sebastian Villa (Boca) e Johan Carbonero (Racing) costringe infatti Facundo Tello, arbitro della gara, ad espellere entrambi.
Secondo supplementare da far west
È tuttavia nei tempi supplementari che inizia il finimondo. Un doppio giallo al centrocampista Alan Varela lascia il Boca in 9 e da lì in poi la situazione precipita. Gli Xeneizes tentano di difendere l’1-1 sino ai calci di rigore ma al 118′ incassano il goal del talento del Racing Carlos Alcaraz (seguito l’estate scorsa anche da vari club italiani).
Da quel momento in avanti si scatena un vero e proprio far west; nel giro di sei minuti l’arbitro sventola infatti ben sette rossi, a partire dall’autore del goal partita, ovvero Alcaraz. Seguono in rapida successione le espulsioni di Luis Advincula (Boca), Jonathan Galvan (Racing), Carlos Zambrano e Diego Gonzalez (Boca, anche se dalla panchina) e Frank Fabra (Boca). Sei cartellini cui si aggiunge quello finale sventolato a Dario Benedetto, al termine di una var review che mostra un gesto inequivocabile da parte del Pipa; l’ex attaccante di Marsiglia ed Elche mima infatti il gesto della mazzetta nei confronti del direttore di gara ed è a lui che viene dunque comminata l’ultima sanzione del match.
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L’arbitro, trovatosi di fronte ad un Boca rimasto in 6 uomini, è dunque costretto da regolamento a fischiare anticipatamente la fine della gara. Una finale che, più per la Coppa conquistata dal Racing, rimarrà negli annali per quanto successo in uno tra i supplementari più pazzi di sempre.