Questo mercoledì 4 ottobre, alle ore 21, il Milan scenderà in campo al Signal Iduna Park di Dortmund per la seconda giornata della fase a gironi della Champions League. L’ultima volta che le due squadre si incontrarono era il lontano 2003, anno che si concluse con la vittoria dei rossoneri nella finale, tutta italiana, di Manchester. In quegli anni il tifo caldo dei gialloneri era già conosciuto in tutta Europa, ma il famigerato “Muro giallo”, che ora incute timore ad ogni giocatore che calca il prato verde del Westfalenstadion, non era ancora realtà.
Il Borussia Dortmund fino agli anni ’60 era soltanto una delle tante squadre tedesche con gran seguito e tifo caloroso. Nel 1972 la squadra retrocede in Zweite Liga, la presenza dei tifosi è sparuta e poco attiva. Una prima svolta arriva nel 1974, dove grazie ai Mondiali in programma nel Paese, nasce il monumentale Westfalenstadion, con in media circa 9000 tifosi scalmanati ma senza una guida. Negli anni seguenti il tifo per i Die Borussen (I Prussiani) cresce sempre di più. Verso l’inizio degli anni ’90 il tifo del Borussia si rafforza, registrano ben 22.000 abbonamenti nella stagione ‘92-’93.
L’Inizio del nuovo millennio porta soddisfazioni sul campo ma tribolamenti interni, con problemi economici e sirene di un possibile fallimento. Alla fine la svolta, Il BVB non fallisce e il 21 maggio 2005, in occasione di un Borussia Dortmund-Hansa Rostock, la Südtribüne si tinge completamente di giallo. Da li nasce il Die Gelbe Wand (“il Muro giallo), e il tifo caldo del Dortmund non sarà mai più lo stesso.