La Gazzetta dello Sport riaccende il caso De Ketelaere. Il belga deve ritrovarsi, per lui porte (quasi) aperte in Nazionale, quella Under 21 che sarà impegnata all’Europeo di categoria in Romania e Georgia. È un ritorno al passato.
È l’occasione per Charles di rimettersi in gioco. Fuori dalle scelte della Nazionale maggiore dopo un Mondiale giocato da gregario (in campo solo un quarto d’ora nella sconfitta del Belgio contro il Marocco ai gironi) e un’amichevole a marzo che non ha invertito la rotta, l’ex Bruges ora potrebbe ripartire “dal basso”, tra i più giovani del ct Jacky Mathijssen.
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Il 22 di Stefano Pioli è sulla lista dei pre-convocati della Nazionale Under 21 fatta recapitare dalla Federazione belga a Casa Milan. Con la “seconda Nazionale” Charles conta 5 presenze, un gol (alla Germania) e un assist (contro la Bosnia), arrivate nella fase di qualificazione all’Europeo tra settembre del 2020 e lo stesso mese dell’anno successivo.
De Ketelaere e la chiamata dell’Under 21
Da fine giugno, potrebbe attenderlo una nuova avventura con i giovani del Belgio: nella fase a gironi di EURO U21 2023, la Nazionale di Mathijssen sfiderà Olanda, Georgia e Portogallo. Se la sua presenza verrà confermata, De Ketelaere affronterà la scalata al titolo insieme al compagno in rossonero Aster Vranckx: anche il centrocampista in prestito dal Wolfsburg è stato infatti pre-allertato dalla Federcalcio belga. Entrambi dovrebbero essere entusiasti di rispondere alla convocazione.
Gazzetta – De Ketelaere, l’Under 21 per prendere la rincorsa
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L’Europeo Under 21 – scrive La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina – “può essere (per CDK) un modo per aggiungere un’appendice positiva a una stagione di gran lunga al di sotto delle aspettative. E resta una grande vetrina internazionale”.
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A Milanello lo attende una nuova chance
Il Milan crede nelle sue potenzialità e il futuro in rossonero è praticamente già scritto: a meno di improbabili offerte sulle scrivanie di Paolo Maldini e Ricky Massara, a luglio De Ketelaere ripartirà dai campi di Milanello agli ordini di Stefano Pioli. C’è una missione all’orizzonte da non sbagliare: dopo un anno vissuto da meteora, prendersi il Milan da aspirante campione.
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