Ecco chi sono i giocatori del Milan diventati nel corso della storia campioni del mondo.
Ancora ventiquattore di attesa e prenderò finalmente il via Qatar 2022, la ventiduesima edizione dei campionati mondiali di calcio. La prima giocata in un paese mediorientale, l’ultima composta da trentadue nazionali. Da United 2026 – competizione iridata che si svolgerà dal 25 maggio al 5 luglio 2026 tra Stati Uniti, Messico e Canada – le partecipanti diventeranno quarantotto.
C’è grande attesa, in particolare per capire se le grandi favorite (Brasile, Argentina e Francia) rispetteranno o meno i pronostici. Come ben sappiamo i rossoneri Theo Hernandez e Olivier Giroud faranno parte della selezione transalpina. Una grande occasione per loro. Non solo gloria personale e onori in patria. Anche la possibilità di allungare la lista dei rossoneri campioni del mondo. Una ristretta cerchia che comprende ad oggi dieci grandi milanisti del passato. Scopriamo chi sono.
I dieci milanisti sul tetto del mondo
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Milan, chi sono i tuoi campioni del mondo?
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Un brasiliano, un francese e ben otto italiani. Sono queste le nazionalità dei rossoneri diventati nel corso della più che secolare storia calcistica campioni del mondo. Il primo connazionale in ordine di tempo è stato Sante Arcari, conosciuto come Pietro o – semplicemente – Arcari III. Soprannominato Lupo, attaccante rapido e dotato di buone capacità aeree, nonostante i soli 175 cm. di altezza. Giocò con la maglia del Diavolo dal 1930 al 1936, vincendo la Coppa Rimet nell’edizione italiana del 1934.
Un notevole salto temporale ci porta quindi al 1982. Nella Copa Mundial de la FIFA organizzata dalla federazione spagnola è ancora un trionfo italico a portare sul tetto del globo due rossoneri. Stiamo parlando di un giovane Franco Baresi – lo storico capitano non ha bisogno di presentazioni – e del compagno di reparto Fulvio Collovati. Il marcatore classe ’57 al termine del Mundialito passò però ai cugini dell’Inter.
Sarà poi nel 1998 il poliedrico Marcel Desailly ad alzare da rossonero un’altra Coppa del Mondo. Schierato come difensore centrale dal selezionatore Jacquet nella finalissima giocata contro il Brasile, il francese di origini ghanese rimediò in quella storica partita (fu la prima affermazione transalpina) un ininfluente cartellino rosso. Dall’esagono all’estremo oriente: nel primo mondiale del nuovo millennio – correva l’anno 2002 – i verdeoro trovarono subito il riscatto. 2-0 alla Germania grazie alla doppietta del futuro milanista Ronaldo. Anche in questa occasione in campo un difensore del Diavolo, ossia Roque Junior. Un anno più tardi chiuderà coraggiosamente un’altra finale – questa volta di Champions, questa volta con la maglia del Milan – rimanendo sul rettangolo verde nonostante un evidente infortunio.
Ultimi, ma – come direbbero gli inglesi – non per ultimi, gli eroi dell’edizione tedesca 2006. Nell’indimenticata Italia di Marcello Lippi il Milan contribuisce all’apoteosi con cinque uomini. Dallo sfortunato Alessandro Nesta, fermato ai gironi da un problema fisico, al poco utilizzato Filippo Inzaghi (Superpippo timbrerà comunque contro la Repubblica Ceca). E poi il sempre utile Alberto Gilardino, in rete contro gli U.S.A. e spesso chiamato in causa dal cittì a gara in corso. Fornirà a Del Piero l’assist del raddoppio in semifinale. Infine i due perni del centrocampo azzurro, il nostro cuore e la nostra mente. Gennaro Gattuso – vero trascinatore di tutta la truppa – e Andrea Pirlo. Suo il primo gol di quella spedizione (all’esordio contro il Ghana), suo il primo rigore dell’ultimo atto di Berlino.
Theo e Giroud, saprete essere all’altezza?