Gianluigi Donnarumma, dopo l’addio al Milan, è tornato a parlare della sua ex squadra definendo fantastici gli otto anni all’ombra della Madonnina.
Gianluigi Donnarumma non cambierebbe nulla della sua vita, addio al Milan compreso. Le sue scelte sono state spesso criticate ed entrate in contrasto con i supporter rossoneri, ma lui è orgoglioso di ciò che è oggi. «I miei sogni da bambino si stanno avverando. Ho avuto tante soddisfazioni, qualche delusione, ma non cambierei niente», dice all’interno del decimo episodio di ‘Esperimento 36’, il podcast di Red Bull, realizzato in collaborazione con Chora.
All’età di 4 anni «seguivo mio fratello al suo allenamento, andavo in campo a tuffarmi e a imitarlo, replicavo tutto quello che faceva lui». Poco dopo ha capito di poter diventare un professionista e all’età di 14 anni, «sognavo di diventare un giocatore molto importante». C’è riuscito anche grazie a due persone speciali, «mio zio Enrico Alfano e il mio mister Ernesto Ferrero, che mi hanno dato tanto e sono stati i primi due a credere in me».
Milan, Donnarumma parla del suo passato rossonero
Milan, Donnarumma: «In rossonero otto anni fantastici»
Gigio Donnarumma ha voluto ricordare il suo passaggio al Milan: «Sono andato in convitto con gli altri ragazzi fuori regione. Ho esordito in prima squadra a 16 anni e a 17 il 1º settembre ho esordito in Nazionale. Con il Milan ho vinto una Supercoppa italiana. Sono stati otto anni fantastici».
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Dopo il Diavolo il PSG, sua attuale squadra. «Un grandissimo club, qui sto davvero molto bene. Ho già vinto tanto, spero di fare ancora meglio, magari vincere e avere più trofei possibili fino a fine carriera». Un po’ un’ossessione, e anche il ricordo più dolce, o anche il risultato più importante ottenuto finora, «la vittoria dell’Europeo con l’Italia».