Giroud fa sognare al Mondiale in Qatar, anche lo Zio, Beppe Bergomi è pazzo di lui.
Il Mondiale è iniziato da pochi giorni, le partite non sono ancora tante, ma i minuti giocati sono abbastanza per capire chi saranno i protagonisti di Qatar 2022. Tra tutti Olivier Giroud, l’attaccante del Milan che oltre ad essere indispensabile per la squadra di Pioli, adesso lo è anche per la Francia. Con le sue prestazioni sta convincendo chi ormai lo riteneva “vecchio” per il calcio giocato.
Le parole di Bergomi pazzo per Giroud
L’ex difensore dell’Inter Beppe Bergomi, quando l’anno scorso la dirigenza rossonera ha deciso di portare a Milanello Giroud, ha dimostrato di apprezzarlo molto. Infatti, a Sky Sport durante “Calciomercato l’Originale” ha detto: « Sono d’accordo con la dirigenza su Giroud. Ibrahimovic è il titolare del ruolo. Ma chi gli affianchi? Secondo me per i dirigenti del Milan i calciatori giovani non sono pronti per giocare». All’epoca nel mirino del Milan c’erano nomi come Belotti e Raspadori, ma la scelta, infine, è ricaduta sul francese. Scelta assolutamente giusta, visto le fantastiche prestazione in maglia rossonera e le sue capacità di trascinare anche la nazionale francese ai Mondiali in Qatar.
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Bergomi, lo Zio come è affettuosamente chiamato dai tifosi interisti, come ha fatto all’epoca del colpo di mercato del Milan, anche questa volta ha dedicato solo apprezzamenti al numero 9 rossonero. Le sue parole: «Il merito della rinascita di Giroud ce l’ha lui stesso. Nel calcio più vai avanti e più ti devi curare e lui cura tutti gli aspetti fisici, mentali e anche alimentari. Gli ha fatto bene il Milan, perché è andato nella squadra giusta che l’ha rimotivato, perché ha vinto lo scudetto e lui è diventato un punto di riferimento, quindi assolutamente sia la sua volontà, sia il Milan hanno permesso a Giroud di essere un calciatore importante».
Ha poi continuato: «Non che prima non fosse un calciatore importante, ma oggi è più funzionale lui di Benzema in questa Nazionale. Perché mentre Benzema è un calciatore che esce molto, invece, Oliver davanti è un punto di riferimento. Lo è soprattutto per i giocatori esterni che saltano l’uomo e mettono la palla e vedono Giroud che di testa è forte, è tanta roba».