Il motivo principale dell’allontanamento di Paolo Maldini dai piani alti di Casa Milan è l’egocentrismo – per così dire – dell’ex capitano: “Ignorava i consigli dell’area scouting”, la linea del Club.
Emergono ulteriori dettagli circa l’uscita di scena di Paolo Maldini, brusca, inattesa, violenta di inizio settimana. Da lunedì pomeriggio la carica di direttore tecnico del Milan è vacante, così come quella di direttore sportivo liberata da Ricky Massara ufficialmente martedì pomeriggio. Il Milan non li sostituirà, né oggi e né in futuro.
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A gestire il calciomercato sarà una “squadra di lavoro” le cui responsabilità condivise ricadranno – fin da subito – su Stefano Pioli e Geoffrey Moncada per quanto riguarda la sfera sportiva, sull’a.d. Giorgio Furlani per gli aspetti invece strettamente economici e finanziari.
Mauro Suma (Milan TV): «Dal 1° luglio 2022 l’area tecnica operava da sola»
Le motivazioni della Società circa la repentina e drastica scelta di mettere alla porta Maldini e Massara, nelle ultime ore hanno avuto eco su più organi di informazione. Mauro Suma ad esempio, voce ufficiale delle telecronache del Club Channel di casa Milan, in diretta tv su Azzurro Italia (trasmissione di Telelombardia/Top Calcio 24) ha sintetizzato così la situazione ai vertici del board rossonero: «Fino al 29 giugno 2022 (ossia alla scadenza del primo accordo di Paolo Maldini con il Milan, ndr) sul piano procedurale, la Società acquistava un giocatore dopo che c’era stato un esame/consulto di un comitato all’interno, con evidentemente Maldini nella parte di protagonista al tavolo. Solo dopo quindi si procedeva all’acquisto. Dal 1° luglio 2022 – ha spiegato Suma – la cornice era un po’ cambiata: si decideva il budget, si decideva l’investimento e l’area tecnica operava da sola».
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Milan, Maldini agiva da solo e alla Proprietà non andava bene
Maldini ignorava i suggerimenti dell’area scouting
Metodo confermato questa mattina sulle colonne di Tuttosport, con un dettaglio aggiuntivo però, oggetto di nuove riflessioni: “La proprietà – scrive il quotidiano torinese – ha rimproverato all’ex fuoriclasse (Maldini, ndr) di avere spesso ignorato le indicazioni degli scout per virare su altri identikit, come successo con Origi. Anche se una scelta simile un anno prima con Giroud aveva portato allo scudetto”.
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